sabato 2 marzo 2019

"Wunderkammer Le stanze della meraviglia", al cinema dal 4 al 6 marzo

Tutto ciò che è ignoto si immagina pieno di meraviglie
Tacito



Molti naturalisti o esperti di musei sapranno forse già molto sulle "Wunderkammer Le stanze della meraviglia", ma non avranno certo avuto occasione di entrare in luoghi inaccessibili, come case o castelli privati. Quindi come tante altre persone, comodamente seduti in una poltrona dal 4 al 6 marzo avranno la possibilità di visitare al cinema luoghi davvero incredibili, dove da secoli vengono collezionate curiosità di ogni tipo.

Scoprire anche l'evoluzione delle camere da quelle rinascimentali, inaugurate dai potenti - dotti o appassionati - dopo la scoperta dell'America, quando animali incredibili sono stati scoperti e portati in Europa, a quelle costituitesi con l'avvento dell'Illuminismo, fino ai più conosciuti musei moderni, è davvero interessante.

Grazie a esperti (professori universitari, curatori di musei - anche del Mudec di Milano o della Tate Modern, di Londra) storici dell'arte, appassionati collezionisti e galleristi) viaggeremo tra Italia, Inghilterra e Francia.
Oggi le Wunderkammer vengono suddivise in quattro categorie. La prima è quella dei Naturalia, dove si trovano reperti naturali, come coralli, fossili, animali tassidermizzati disposti ovunque (tipici i coccodrilli sui soffitti!... perché evocavano mostro che si avvicinavano al drago secondo la tradizione medievale... erano dunque sospesi nelle Wunderkammer come citazione alle collocazioni medievali nelle chiese, simbolo del demonio), con alcune specie frutto dell'invenzione umana (le cosidette "chimere" che intrecciano animali diversi per spaventare o incuriosire il visitatore). 
La seconda è quella degli Artificialia ovvero oggetti che sono il risultato di una lavorazione artigianale, come avori e madreperle, come i nautilus trasformai in boccali elaborati e anche automi.
La terza è quella degli Scientifica strumenti tecnici usati per le prime osservazione degli astri e del cielo, quali cannocchiali, orologi o globi. Infine, gli Exotica che riuniscono maschere e manufatti tribali e testimonianze di animali mitologici (es. unicorni o draghi).

Tra gli italiani citati c'è Ulisse Aldovrandi, di Bologna, che aveva collezionato ben 17mila reperti (scoperti anche grazie ai disegni che ha lasciato) e Gian Giacomo Poldi Pezzoli, che nel suo palazzo voleva raccogliere tutto lo scibile umano.

Durante l'anteprima stampa Luca Cableri, collezionista di Arezzo (Theatrum Mundi, qui), ha spiegato come oggi quello che interessa il mercato siano oggetti particolari: tute spaziali (russe), dinosauri, meteoriti. Ha parlato anche di cifre: per uno scheletro di Tyrannosaurus rex intero ci vuole almeno un milione di euro (!). Naturalmente l'acquirente è interessato alla qualità e bellezza del reperto, alla sua provenienza, al restauro ma quello che lo spinge più di tutti all'acquisto è il desiderio di possedere per sé quel reperto.
Come è spiegato nel film, oggi esiste un'etica ben precisa (meno male, direi!) per il trattamento degli animali delle collezioni, che non sono prelevati in natura ma hanno una certificazione che documenta la loro origine da parchi faunistici.

Il film documentario è stato realizzato da Magnitudo Film - la regia è di Francesco Invernizzi -e sarà distribuito nei cinema aderenti grazie alla collaborazione con CHILI. L’elenco delle sale è disponibile  su www.magnitudofilm.com
Per quel che mi riguarda, se vi ho incuriositi, val la pena spendere i soldi del biglietto, tanto in pochi possiamo permetterci di acquistare un oggetto da collezione (non solo per i soldi, ma anche per lo spazio!). Qui potete vedere il trailer.

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