Ci sono giornate che rimarranno impresse a lungo nella memoria e che sembrano perfette. Così è stato lo scorso 19 settembre a Miasino, quando a Villa Nigra abbiamo festeggiato i 40 anni di ACER, una rivista bimestrale di settore (qui) con cui collaboro da tempo.
Ad accoglierci un cielo blu intenso, un sole caldo settembrino e la Villa di origine ottocentesca in tutto il suo splendore. All'interno, una mostra dedicata ai primi numeri del giornale per curiosi e appassionati.
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la mostra con alcuni pezzi "storici" di ACER
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Massimo Centemero direttore CIC e Graziella Zaini, direttrice ACER |
Onorare un traguardo così alto di una rivista rimasta indipendente per così tanto tempo penso che sia davvero emozionante e raro. Almeno lo è per la sottoscritta, figlia di una giornalista doc, che è cresciuta in mezzo alla carta stampata. Una rivista fatta con passione e rigore, che guida e accompagna chi si vuole occupare sul serio di verde pubblico o architettura del paesaggio, dotata di due comitati (di redazione e scientifico) e che nel tempo è sempre stata all'avanguardia sulle tematiche ambientali. Una rivista che si è saputa trasformare nel tempo pur mantenendo la sua identità sempre per cercare attraverso la curiosità e l'interesse per il verde di rimanere autentica, nonostante le difficoltà con la volontà ancora di fare qualcosa per il futuro.
A celebrarla, moltissime persone in una sintonia di pensieri che ne hanno ricordato non solo il valore, ma anche le battaglie intraprese insieme da quella che non è solo un semplice giornale ma un vero e proprio portavoce di un'intera comunità di esperti provenienti da mondi diversi e complementari, volti alla salvaguardia del bene comune: dagli agronomi ai botanici, dagli esperti di arboricoltura a quelli di gestione dei prati, dai rappresentanti del mondo delle istituzioni universitarie a quelli delle associazioni di settore, dagli architetti paesaggisti agli ingegneri...
Tutti hanno contribuito a costruire nel tempo cultura insieme ad ACER (un esempio, l'ingegneria naturalistica disciplina che è nata si può dire con la rivista e ora è seguita da AIPIN).
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Elisa Rigotti assessore politiche sociali, Emanuela Gozzi assessore turismo e cultura e il sindaco di Miasino Stefano Falciola
La festa si è tenuta a Villa Nigra, grazie all'amministrazione che ha concesso il patrocinio del Comune di Miasino.
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Dopo i saluti del sindaco Stefano Falciola, la direttrice Graziella Zaini ha ricordato insieme a una serie di altre persone la storia della rivista sin dalle origini e il primo direttore, nonché fondatore del Verde Editoriale (la casa editrice tuttora esistente che oltre ad ACER pubblica anche libri di settore)., Giovanni Sala, ha raccontato gli aneddoti che hanno condotto alla scelta del nome, che ha portato fortuna alla rivista nel 1984
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Giovanni Sala, fondatore di ACER, legge una dedica a Graziella Zaini |
seguito da Pietro Greppi, che anni dopo è diventato direttore editoriale (ora Edinat)
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Pietro Greppi, ora direttore di Edinat |
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Roberto Panzeri, responsabile iniziative e del Premio La Città per il Verde |
Ognuno ha raccontato un pezzo di storia: Roberto Panzeri ha parlato del "Premio La Città per il Verde", che nel 2025 compirà ben 25 anni, un'altra sfida vincente che ha fatto scoprire le eccellenze tra chi si occupa di gestire il verde pubblico (le iscrizioni al premio sono ancora aperte: le potete trovare qui).
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Una sorpresa per la nostra super direttrice!
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Comunque tornando a Graziella, penso che sia un esempio per tutte noi: una donna affidabile e colta, che conduce da 15 anni la casa editrice con grande tenacia, forza di volontà e passione, nonostante le difficoltà di questi tempi. Ecco qualche scatto in cui l'abbiamo colta di sorpresa consegnandole un mazzo di fiori.
A conclusione della giornata, abbiamo seguito un'intrigante presentazione del botanico Patrizio Daina (nella foto sopra) che ha raccontato con passione intrecci tra arboricoltura e opere d'arte.
La giornata è stata resa possibile anche grazie al contributo di alcuni sostenitori (Demetra e Promotec), che come altri si sono dichiarati in totale affinità ai progetti portati avanti dalla Casa editrice.
A titolo personale ci tengo a ringraziare Stefano Falciola, Elisa Rigotti, Emanuela e Giuseppina Spriano per la grande generosità personale - e non solo professionale - e per l'aiuto in ogni piccola o grande difficoltà.
PPS Di questa giornata ricorderò molte cose: di sicuro i capelli che si muovevano al vento quando dovevano essere fermi, l'affetto e la passione percepita in generale tra le persone, ma soprattutto l'impegno per un obiettivo comune, ovvero l'amore per la natura - in particolare per gli alberi e la vegetazione delle città (che è molto più fragile di quella dei boschi) e ancora... le foto divertenti, i sorrisi e gli abbracci.
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In posa "plastica" con i colleghi e amici giornalisti Diego Dehò e Arianna Ravagli (architetto paesaggista) |
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Massimo Canuti, responsabile News per ACER |
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Arianna Ravagli e Anna Mauri (si occupa degli abbonamenti della Casa Editrice) |
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Rossana Sessa, responsabile marketing. |
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Francesca Oggionni, presidente AIPIN Lombardia |
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Alessandro Pestalozza, arboricoltore, Nicola Noè, agronomo. |
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In primo piano Luca Righettto, il nostro abbonato storico |
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