sabato 1 marzo 2025

Diario di famiglia: parole ed emozioni


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1° marzo 2025
ore 8.00
Fuori pioviggina, dentro il calore della casa, e il silenzio. L'adolescente del cuore, cercando di non far rumore passa tra le stanze, per non svegliare nessuno. Ci parliamo un attimo. Passo in cucina, trovando tracce del quattordicenne. I rametti dei pomodori sono abbandonati sul tavolo. Così sempre, pezzi di frutta e verdura sul tagliere, nel lavello... mi sembra di tornare a quando cercavo di rilevare le tracce degli animali (ancora un po' lo faccio ma non sistematicamente) all'epoca dell'università. Mi preparo una bevanda calda, ormai un sogno è sfumato e ne rimane un lieve ricordo. Sally è seduta e mi fissa con i suoi occhi penetranti che chiedono senza abbaiare. Aspetta seduta.
Buon sabato anche a voi, nel calore delle vostre case o fuori a scoprire qualche bel luogo. Io mi rintano un po' ancora.

ore 10.00

Amo guardarvi quando ti posi accanto a Sally, con attitudine all'ascolto, e l'accarezzi dolcemente. Lei mugula e sospira per la gratitudine. Sbadiglia e ti guarda, poi con il muso rialzato prima volgendo lo sguardo altrove, poi verso di te, con i suoi occhi penetranti, sembra ringraziare. Ti posa una zampa sulla spalla e i suoi occhi socchiusi esprimono il piacere delle coccole. Sbadiglia ancora. E mugula. Se non fosse un cane penserei a delle fusa. E se ti avvicini ti lecca con quella lunga lingua che arriva a lavare la faccia se vuole. Ti guarda ancora sognante mentre ti allontani da lei. E si rimette comoda


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28 febbraio
ore 15
Cara Sally, non mi guardare con i tuoi occhioni languidi. Lo sai bene che non si mordono i guinzagli al supermercato. Sta diventando una brutta abitudine. Questo era pure carino. Capisco che ultimamente non giri così tanto ma c'è qualcosa di più buono da masticare. Monellona! E pensare che quando fai così sembri tornare cucciolotta ma non lo sei. Anche se non lo sai

ore 14.30
Era da un po' che non avevo il gusto e il piacere di preparare un pranzo. Penso che oltre agli ingredienti ci fosse un pizzico di amore, per cui al mio quasi diciottenne è piaciuto molto. Che belli questi piccoli spazi a due, lui che si apre un po' di più mi racconta della scuola e di un voto che gli ha dato soddisfazione. Stare così anche a parlare o in silenzio, insieme, con il piacere di farlo. Non voglio dare per scontate queste piccole grandi cose che mi fanno stare bene, mi danno un senso di pace, serenità e pienezza. Tante volte mi viene da chiedermi, come penso a chiunque, se la mia vita abbia un senso (proprio come nella canzone di Vasco). Poi arrivano questi intrecci felici e, sarà anche il raggio di sole che ora penetra dalla finestra e illumina una parte del salotto, mi mettono felicità. Quel brio, quell'ebbrezza che ti fa dire: un senso la mia vita ora ce l'ha. Buon pomeriggio a voi e buoni attimi fuggenti cerchiamo di acchiapparli e farli nostri il più possibile perché possono far svoltare una giornata.


27 febbraio

ore 20.24
L'acqua bolle in pentola e il vapore si spande in cucina. Dalla camera insieme alla voce di Andrea si ode "Ordinary man" di Ozzy Osbourne. Il profumo della pasta inizia a diffondersi anche in salotto. Casa è anche fatta di queste piccole cose. Famiglia anche. Che bello averli ancora per un po' "sotto il nostro tetto", anche se lanciano baci al cane e rispondono a volte a monosillabi. Ma sono belli anche così. Buona serata anche a voi, che sia serena come il tramonto rosa di ieri, ricca di sogni piacevoli e desideri, di abbracci e sorrisi. Oggi vado così.


ore 6.47
Buongiorno, con le melodie del merlo che si sentono anche con i doppi vetri e il ticchettio dell'orologio che proviene dalla cucina, insieme al rumore soffuso della caldaia. Per il resto, la casa è ancora silenziosa, anche se una sveglia ha suonato. Sally sbuffa e io cerco di scaldarmi con una bevanda calda al sapor di mandorle. Che sia un giorno lieto, in cui ognuno possa trovare lo spazio per un sorriso, per un ricordo, per una curiosità. Spazio interiore per interrogarsi e spazio esterno per condividere.
Buona giornata a chi è già all'opera e a chi diventerà presto operoso.



24 febbraio
ore 18.55
Se il grado di empatia si manifesta in base alla quantità di leccate, oggi Sally mi ha dimostrato quanto comprende il mio stato. Non sono riuscita a dormire molto a causa di mal di testa e un virus intestinale che ha fatto capolino dopo la fiera. Quindi non sono proprio in forma fisica. E lei è arrivata e mi ha lavato la faccia, occhi e labbra comprese più e più volte. Ormai è da diversi mesi che ha aumentato questo approccio con noi. Anche i cani evolvono e oltre a essere più equilibrata in giro (non tanto quando è legata perché è curiosa) quando è libera e vicino ad altri cani, ha sviluppato in pieno il suo carattere ribelle, deciso, curioso, energico. Quanto la amo. E quanto mi adora.

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22 febbraio

A questa foto sono molto affezionata. Una delle volte che mi hanno truccata e fatto un servizio fotografico. Non ricordo per quale occasione sia stato ma era quando mamma lavorava ancora come giornalista professionista. Una foto dove siamo noi davvero e si vede l'amore che ci lega ancora ogni giorno.


ore 8.24 
Nel buio e nel silenzio di casa, facendo attenzione a non svegliare nessuno, muovendosi con calma e senza accendere luci, il diciassettenne si è alzato e poi ha dedicato cinque minuti alla sua Sally. Il loro rapporto sta diventando ogni giorno più intenso: lo vedo dal tempo che si prende per sedersi accanto a lei e farsi leccare il viso, le mani e coccolandosela dicendole cose dolci. Poi lei, quando lui sta studiando gli si avvicina e gli abbaia come a dire: dammi retta. Se si alza inizia a saltare quando lui agita la corda.
Stamattina, quando lui è uscito, ho invece trovato tracce del quattodicenne: a qualsiasi ora, come penso forse molti della sua età, mangia. Apre il frigo e mangia lo yogurt (e lascia sul tavolo qualche resto). Apre il frigo e mangia le fragole (e trovo le tracce del verde). Apre il frigo e prende i finocchi (e trovo sul tagliere le parti che non ha mangiato insieme a tracce di kiwi).
Apro il cassetto e trovo la scatola dei cereali leggera: la guardo e trovo la parte di plastica appallottolata e vuota, in una scatola gigantesca.
C'era una volta un bambino che faceva la raccolta differenziata: amava riporre la carta nella carta, l'umido nell'umido, la plastica nella plastica.
Ora quel bambino è cresciuto e spero che dopo questa fase di passaggio torni non solo a nutrirsi ma anche a buttare e lavare. Non so quanto tempo ci vorrà. Intanto noi scopriamo all'ultimo momento che il frigo è vuoto, che mancano latte e cereali...
Buon sabato anche a voi!


21 febbraio
ore 17.18
Un plauso al quattordicenne del cuore che ha avuto il coraggio di chiedere alla sua professoressa come mai in pagella non avesse avuto il voto sperato - perché si era impegnato tantissimo e ci teneva - e un plauso alla professoressa che ha ammesso di essersi sbagliata. Ecco cosa si intende per relazione, sentire di poter parlare, di essere ascoltati da una parte, dall'altra ammettere lo sbaglio. Sempre più felice di questa scuola, anche se sta per concludersi. I valori che queste professoresse stanno facendo sbocciare sono preziosi. Grata molto grata



20 febbraio
Nonostante il dito, la stanchezza, i dubbi poi ti trovi a passare una giornata ascoltando persone che parlano di verde e benessere aprendo una finestra in più...


17 febbraio
Un po' di colore rosso in questa giornata grigia. Esco dalla fisioterapia con la promozione di una parte del dito, la parte prossimale che si piega di 96 gradi come il corrispettivo dx. C'è ancora del lavoro da fare sulla punta con la sua unghia tutta strana ma che inizia a fare meno male.
Ps anche l'incontro con un'amica storica che non vedevo da anni penso abbia portato fortuna

15 febbraio

21.54

Aspettando il rientro dalla gita a Napoli del grande e osservando le incursioni in cucina del quattordicenne (ancora non me ne capacito ma quanto crescono veloci... o il tempo è questione di percezione)


14 febbraio 
Ho lo stomaco chiuso: aspettando di sapere in quale scuola finirà A. Non pensavo di poter avere così ansia (al pensiero che venga scartato per "sorteggio" dalla scuola vicina a casa e che vada lontano...). Come si dice nessuna nuova, buona nuova. Uff

13 febbraio
19.09
A te che ti sorprendi ancora per i regali creativi. A te che hai un amico creativo che ti ha fatto un regalo geniale. Di quelli che ricorderai per sempre.

Auguri, che tu possa sognare e realizzare quello che desideri, sempre con l'entusiasmo e la caparbietà che ti contraddistinguono



12 febbraio
21.22
E prima del previsto, con un fratello in partenza e un papà che deve rientrare abbiamo già iniziato i festeggiamenti e siamo riusciti a sorprenderti. Questa è la cosa più bella!!!



10 febbraio
Passeggiare sotto una pioggerellina fine fine, facendo splish splash con gli stivali quando entravo nell'acqua e sentirli appiccicosi come una caramella mou quando passavo nel fango. Tu sprezzante di tutto, ma evitando le pozze più grandi, hai annusato a più non posso mentre io cercavo la bellezza.

7 febbraio
Dovremmo chiedere di più "come stai?" con la sincerità di chi vuole ascoltare e non solo per dire. Scopriremo che dietro a tante vite ci sono storie







14.46
Mentre lavoravo alacremente Sally poltriva accanto a me. Vi auguro di avere qualcuno accanto che vi trasmetta serenità e calma, che vi inviti a rallentare anche se dovete fare.





6 febbraio
11.38

Viandanti oggi tra galaverna, freddo e sole, con il terreno che scrocchiava sotto i piedi


3 febbraio
Più ti osservo più ho modo di apprezzarti: ora sei di fronte a me. Ti sei preso un momento di "mindfulness", hai iniziato a praticarla perché oltre alla meditazione c'è un aspetto scientifico. La scienza e il mettere in discussione, le riflessioni sui perché della vita hanno iniziato a prendere piede nelle conversazioni in cui dopo esserti documentato prendi posizione. Non sono abituata.
Inoltre hai una grande motivazione che ti spinge a dare il massimo in quello che ti interessa: per esempio la pratica del calisthenics in cui sei determinato. Ti vedo fare cose per me improbabili con convinzione e gradualmente riesci a tollerare esercizi a lungo. Ti fai seguire anche se lavori da casa.
Tempo fa volevi approfondire economia per diletto, ora dopo una lectio ascoltata a scuola sei propenso all'ingegneria informatica. Io che la matematica l'ho amata ma fino a un certo punto ti vedo destreggiarti studiando cose che non conosco. Anche la fisica, la chimica non sono forse neanche quelle che ho fatto all'università, o forse alcune cose non le ricordo. Ma tu ti destreggi e ti giostri nelle materie a seconda dell'interesse dai più o meno peso ad alcune materie. E ci sta.
Poi a volte ti tuffi tra i peli di Sally e la coccoli con una dolcezza infinita, stasera l'hai ancora portata fuori visto che avevo dolore al dito.
Mi baci e ti fai baciare e abbracciare
Sai ascoltare più di me.
Sono così orgogliosa di quello che stai diventando anche se conosco solo un 5% di quello che sei che mi viene da commuovermi.
Il mio adolescente del cuore che dice "chill" quando mi arrabbio con tuo fratello e che sai lasciar andare più di me quando non è importante.
Sei una cosa bellissima capitata per serendipità in un momento particolare nella mia vita e l'hai trasformata per sempre.
Grata infinitamente grata per quello che respiro, osservo, ricevo.
E ora con la tua buonanotte e il tuo "hai preso le medicine" ho i brividi per la cura e dolcezza del tuo cuore.



2 febbraio
22.12
Questa cosa del dito e della guarigione è come un'escursione in montagna, lunga e faticosa. Ci sono giornate buone, vedi un panorama che ti incanta e sei fiducioso, ci sono giornate faticose in cui il respiro manca e non sai se arriverai alla meta. Oggi è stata una di quelle: piegavo il dito e dopo due ore era di marmo come se non avessi fatto già due mesi di fisioterapia ed esercizi ogni giorno. Nonostante il sole fuori dentro ero meno solare. Ma penso che la parola per me sia "pazienza", insieme naturalmente alla "fiducia" in chi si sta prendendo cura di me e del mio salsicciotto con un'unghia storta e strana. Con i dolori che si spostano e che forse dipendono da tendini che vengono tirati in ballo, dall'antidolorifico che a volte fa più effetto e a volte meno. Un'esperienza che fa pensare quando stiamo bene a come ogni piccola parte del corpo sia significativa, come un indice prensile che pur essendo stato leso in una piccola parte mostra la sua sensibilità e i suoi tempi a tornare a piegarsi o con una ferita intorno all'unghia che è più dolorosa di quanto pensassi. Oggi sono stata pessimista e intrattabile tutto il giorno ma dopo tutto: "Domani è un altro giorno" e saremo ancora lì io e la mano a piegare l'indice, ad ammorbidirlo coccolarlo.
Solo per dire che nessuno è perfetto e io sono molto lamentosa e noiosa e intrattabile quando la giornata è no. Ne sono consapevole, a volte vorrei stare sola perché mi sento inutile ma poi torna una piccola gioia e cambio umore. Perché parlo di me? Non so, mi andava di sfogarmi anche qui e dirvi che so che a volte sono pessima ma sono fatta così. E sono grata a chi mi sta accanto e mi sopporta.





2 febbraio
Camminare nella nebbia...


1° febbraio

Zampetti fuori sotto la pioggia e sembri avere delle molle che ti consentono di avere il minimo impatto tra il marciapiede bagnato e i polpastrelli. Tiri con la coda in sù pronta ad annusare il tuo mondo a me nascosto ma ti rifugi sotto i cornicioni appena puoi.
Io osservo le gocce di pioggia che rimbalzano e se entrano in una pozzanghera si dilatano velocemente creando cerchi concentrici sempre più ampli. Sembra quasi che la pozzanghera abbia un danzatore invisibile di tip tap che rimbalza a rimo quà e là.
Buon sabato a tutti e tutte.
Nel pomeriggio andrò a leggere alla Libreria Centofiori e non vedo l'ora di incontrare tante bambine e bambini.

venerdì 28 febbraio 2025

Un barattolo di stelle di Deborah Marcero, Terre di Mezzo Editore


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Se i bambini e le bambine sono liberi di essere se stessi, riescono a esprimere tutte le loro potenzialità per crescere ed evolvere sereni. "Un barattolo di stelle" di Deborah Marcero, Terre di Mezzo Editore (traduzione di Davide Musso) (qui) è un inno alla bellezza e alla spontaneità dell'infanzia, ove tutto è possibile grazie alla fantasia e alla semplicità, anche di fare amicizia.

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Luis, il protagonista, è un coniglietto che ama passare le giornate in mezzo alla Natura, curioso verso il mondo che lo circonda e capace di osservare e mettere da parte le cose più preziose: è un collezionista e qualsiasi cosa lo attiri la infila in un barattolo. Si accontenta delle "cose semplici": non importa se siano foglie, penne o sassolini a forma di cuore. Per lui sono comunque speciali.

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Infatti, una volta raccolti questi oggetti, a casa riesce a ritrovare la magia dell'esperienza vissuta: la camera si trasforma nuovamente nei luoghi che ha percorso e rivive quel benessere provato.

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Il suo "godere" delle piccole cose viene amplificato quando incontra Iris proprio mentre il mare si sta tingendo di un rosso, che ricorda "lo sciroppo di amarene", Luis dona a Iris un barattolo di quest'acqua preziosa e - magicamente - "il barattolo si illumina per tutta la notte con i colori del tramonto". 

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Da quel giorno i due amici riescono a collezionare cose "difficili da stringere tra le mani", come gli arcobaleni. Del resto cos'è l'amicizia se non uno scambio trasformativo?

Come diceva George Bernard Show "“Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela ciascuno. Ma se tu hai un’idea, ed io ho un’idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.”

Naturalmente qui, non si può non pensare al topolino Federico di Leo Lionni, che fa scorte per l'inverno per donare agli amici colori e profumi dell'estate...
E non si può non ricordare il GGG di Roal Dahl che riesce a catturare nei barattoli i sogni dei bambini. Non a caso sono due autori che hanno scritto capolavori in cui i più piccoli sono protagonisti.


La storia prosegue e seguiamo la felicità dei due nuovi amici che riescono insieme a compiere imprese impossibili, sognando e riuscendo a cogliere ciò che di meraviglioso esiste nel mondo come solo i bambini e le bambine sanno fare, in un momento in cui il mondo reale e quello magico si intrecciano e si mescolano senza confini netti.
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Il libro raggiunge il suo apice quando c'è il distacco: Iris deve andare in città lontano e Luis prova una strana sensazione di solitudine, si sente inizialmente perso, e senza scopo (come un barattolo vuoto).

L'amicizia potrà resistere alla distanza? Come potrà godere ancora delle piccole cose senza la sua amica del cuore? 

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Per fortuna i due riusciranno a trovare il modo per essere vicini ugualmente - seppur separati - e riuscire a continuare quella relazione che arricchisce l'animo e ti fa sentir vivo.

E alla fine Luis avrà anche una sorpresa. Del resto la vita è una continua sorpresa e se si è pronti a "lanciarsi" con coraggio (non a caso la parola deriva da "cuore"), nuove avventure potranno iniziare. 

Le illustrazioni sono semplici ma molto evocative: in alcune pagine appare come sfondo l'acquarello, in altre più dettagliate emerge l'inchiostro che invita a osservare con dettaglio tutte le minuzie disegnate dall'autrice. 
Del resto sul sito (qui) l'artista, per presentarsi, scrive: "I suoi mezzi preferiti sono inchiostro (con pennello e penna), matita (HB), acquerello, gouache, pastelli, matite colorate, carboncino e digitale."  Naturalmente aggiunge anche che ama la natura, ma questo si comprende già solo dal benessere che donano le sue pagine, piene di armonia.

NB Questo albo consente anche di parlare del tempo che passa, osservando le stagioni che cambiano insieme all'evoluzione trasformativa e alla crescita dei due personaggi. Insomma, oltre dentro a una storia ci sono altre meravigliose storie da scoprire insieme e temi da trattare. Del resto un bel libro apre apre a molte possibilità e consente di parlare di più cose, a seconda della sensibilità di ognuno (anche di cosa si ama collezionare ad esempio!!! non solo nei barattoli ma anche nelle tasche).

mercoledì 26 febbraio 2025

Rigenerarsi


Dopo aver ascoltato quanto il verde dia benessere, settimana scorsa, oggi l'ho provato ancora una volta sulla mia pelle. Per rigenerarmi, ho fatto una passeggiata al Parco Monte Stella. Complice il sole, che faceva specchiare gli alberi nelle pozzanghere rimaste.




Ho trovato un sacco di fiori. Le amate violette, che amano le radure in ombra, a volte singole, a volte a grappoli. Ps: il profumo della violetta è delicato, bisogna avvicinare il naso e mettersi in ascolto E allora eccolo...



Ancora tantissimi fiori (come il favagello, sopra) e fiorellini che hanno colorato i prati verdi. 

Ascoltare cince varie mi ha fatto pensare a quanto questi canti siano parte del mio patrimonio e paesaggio sonoro sin dall'infanzia. Quando le ascolto insieme a fringuelli e pettirossi sto meglio. 



E mentre ero assorta mi sono sentita osservata. Era uno scoiattolo grigio vicinissimo. Pronti via, è scappato in un battibaleno. Altri, forse giovani, giocavano a rincorrersi tra gli alberi.




Infine ho trovato una chiocciola talmente piccola che non l'avrei vista. Stavo infatti osservando un frutto aperto dell'albero delle lanterne cinesi e lei era lì. Piccola e perfetta, anche mimetica. Infatti ogni luogo può essere casa, per questa chiocciola, anche il fragile frutto.



E che dire dei lombrichi? Sollevando mattoni o grandi sassi ci si può imbattere in questi anellidi che disturbati dalla luce improvvisa, iniziano a contorcersi, accorciandosi e allungandosi, e cercano di infilarsi di nuovo sotto terra. Loro sono i maggiori produttori di humus del pianeta quindi rispettiamoli sempre (e ringraziamoli!).

PS: Durante una pioggia battente, la scorta di ossigeno presente si esaurisce rapidamente. Questo è uno dei motivi per cui, dopo un acquazzone, i lombrichi salgono in superficie: se non escono a respirare, soffocano.



Infine, gli scolitidi, che artisti!


giovedì 13 febbraio 2025

Auguri auguri: e son 14!



Caro Andrea,

da quando sei entrato nelle nostre vite, sei entrato con il "botto", le hai rese scoppiettanti e al tempo stesso piene di risate ed energia.

Se ti guardo sembri ancora più grande degli anni che compi: e sono già 14! 

Sarà perché ti sei alzato di almeno 10 cm nell'ultimo anno e ora sei slanciato. Sei snello e muscoloso, velocissimo (chissà magari sei ancora più forse nella corsa e non te ne rendi conto). 

Tu, così bello con quel ciuffo che ti ricade sugli occhi quando i capelli sono un po' più lunghi, tranne quando indossi il capello per il tennis e torni tutto fradicio ma felice. Il tennis, questo amore che sta sbocciando, anche grazie alla tua enorme determinazione, che ti fa proseguire dopo una giornata andata male. Se crolli sei determinato a rialzarti e migliorarti, magari correndo per 8/10 km il giorno dopo al parco. 

Sembra che per ora sia questa la tua grande passione, il tuo sogno che ti fa fare anche sacrifici. Un bel sogno che speriamo tu possa vivere in pieno.

Tu che ti alleni e ti guardi allo specchio per vedere quanto sei muscoloso o come stanno i capelli...

Non per questo rinunci a studiare al meglio: quando devi ripetere qualcosa la tua voce si perde per la casa mentre cammini avanti e indietro - come faceva tuo nonno prima di scrivere le sentenze - e declama al meglio gli argomenti.

Sbuffi tanto quando le cose non vanno come credi, specie se ti riempiono di compiti o di verifiche (e non ti sembra motivato), se scopri che qualcuno trova escamotage tecnologici per studiare meno ma prende comunque voti più alti di te. Ne parli, per fortuna, ma poi forse sei gratificato dal sapere che tu hai dato comunque il massimo.

Adori la tua professoressa di italiano e lei ti ricambia apprezzando come studi e come scrivi. Quando ascolto i tuoi "temi" non sai quanto sia orgogliosa per quello che scrivi e come lo scrivi. Pensieri preziosi e descrizioni non banali. E poi, quanto ami la storia, forse la tua materia in assoluto preferita. Ora finalmente non disdegni leggere, grazie al club di lettura che ti sprona anche a comprendere qual è il tuo gusto.

I tuoi sorrisi sono meno frequenti, mentre i momenti "ormonali" e di scontro sono maggiori, specie con me. Abbiamo litigato tanto nell'ultimo anno, forse perché siamo stati così vicini in passato e abbiamo lo stesso modo di scattare a ogni parola. Però quando ti sento ringraziare mi si scioglie ancora il cuore. ... E anche quando mi chiami ancora "mammina".

Continui ad adorare i tuoi nonni e ci tieni ancora a frequentarli e, soprattutto, ad avere una certa complicità con il nonno Antonio (con cui hai avuto negli ultimi anni un feeling crescente).

Adori tuo fratello, ormai tuo costante riferimento e compagno di divertimento e a volte riesci a renderlo complice delle stupidaggini che combinate in casa. "Sbreighen sbreighen" ormai è storia, almeno per noi.

Siamo anche felici che nonostante il tennis tu voglia fare un liceo dove si studia e si impara. Chissà chi incontrerai e come ti trasformerà questa nuova esperienza. Speriamo sia bella quanto quella alle medie dove hai trovato un bellissimo ambiente e una bella classe e amici.

Devo ricominciare a conoscere il nuovo te. Sarà un percorso lungo, come quando ho iniziato a interpretare i tuoi versetti quando avevi solo alcuni mesi.

Sono grata di essere la tua mamma e fiera di esserlo.

Auguri pieni di sogni e desideri


PS visti partenze e rientri siamo riusciti a farti una sorpresa ieri!!

venerdì 7 febbraio 2025

haiku per principianti




Ecco qualche prova di haiku: sto cercando la scintilla mentre cammino e osservo come un viandante, cerco quella scintilla che illumina e desta la mia attenzione...

cosa ne pensate? Sono alla mia prima esperienza


(31 gennaio 2025)

È buio pesto

gorgheggiano i merli

un nuovo giorno


Luce soffusa:

una palla di fuoco

spunta dal buio


Il cormorano 

vola a pelo d'acqua

ombre nel lago


Rami di pioppo

che salgono in cielo

spaghetti crudi


(27 gennaio 2025)

occhi languidi

attendi le coccole

cuore di coda


(25 gennaio 2025)


arriva sera

abbracci e carezze

per sogni d'oro


(22 gennaio 2025)

Penduli fiori,

gocce di calicanto

la pioggia spande


ti acquatti giù

sembri una pantera

cane giocoso


(15 gennaio 2025)

volo fugace

scompiglia le rotaie

il pettirosso

mercoledì 5 febbraio 2025

Viandanti tra la galaverna

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 scaglie di ghiaccio

dalla nebbia nasce lei,

la galaverna


gocce sospese

dal vapore al ghiaccio:

la galaverna

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Mercoledì 5 febbraio

Oggi il terreno scrocchia sotto i nostri passi: è la galaverna. Cammino e le mani diventano presto tutte intirizzite, così come il naso. Un freddo gelido avvolge e sovrasta tutto; i campi hanno una patina bianca, mentre aghi appuntiti e affilati spuntano verso l'alto, ovunque: sulle panchine, sulle foglie, sul legno.

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crock crock crock, scrocchia il terreno sotto i miei passi e le piante si spezzano quasi per quanto sono congelate.

Intanto camminiamo alla scoperta di quanto possa cambiare lo stesso luogo.

giovedì 23 gennaio 2025

Giornata invernale di pioggia


La pioggia picchietta sul mio volto. Sembra seguire una partitura musicale perché le piccole gocce prima si disperdevano sul vetro a ritmo, come il colore quando viene lanciato su una tela; in controluce sembrano invece procedere come piccoli segmenti allineati che precipitano dall'alto verso il basso, come piccoli soldati di un esercito di forme geometriche lineari, che si dileguano dall'alto verso il basso; in questa giornata buia le luci rosse dei freni delle auto riecheggiano come tanti occhi luminosi.

Scendi e all'improvviso tiri tiri tiri, non vedi l'ora di poter correre a perdifiato nell'erba bagnata; io attraverso le pozzanghere mentre tu le eviti con destrezza: non ti piace l'acqua non ti è mai piaciuta ma, all'occorrenza, quando c'è uno spazio verde e quando puoi sfogare le tue energie lasci perdere. È molto diverso da quando camminiamo tra le strade urbane e ti infili sotto i cornicioni - e mi fai chiedere scusa alle persone per quanto non ti sposti dalla tua posizione protetta, come quando sei vicino alle grate che danno fastidio ai tuoi polpastrelli - e così procediamo a zig zag.


Ora siamo immerse sotto una pioggerellina leggera mentre un velo di nebbia nasconde tutte le brutture e mi lascia immaginare…

Mentre cammino tu prendi la mira e salti il fossato con agilità, per annusare chissà cosa. Nel canaletto scorre un rivolo di acqua,  proprio quando 10 giorni fa era secco: ora c'è pantano e tanta acqua, dagli alberi si sentono i sibili e cinguettii degli uccelli, per il resto tutto sembra tacere, appannato da una lieve coltre di nebbia.




Camminiamo ed esploriamo, esploriamo e camminiamo, mentre i miei stivali affondano nel fango lasciando tracce e appiccicandosi alla terra, sento i tuoi passi veloci e leggeri. L'erba è piena di gocce e brilla di una lucentezza non sua. Procedo avanzando un passo dopo l'altro sollevando una gamba dal fango e appoggiandola su un altro tratto scivoloso.


Chissà quanti lombrichi saranno uscendo dalle loro tane per respirare un po' di ossigeno e chissà quanti merli saranno pronti a banchettare…


Spettatrice silente la terra.


E ora il gracchiare delle cornacchie grigie e l'allarme del fagiano che scappa, e mentre i cani del canile sono silenti, rinchiusi forse nelle loro gabbie tu spavalda avanzi a esplorare.

Ai lati, le canne di bambù sempre più gialle e i bagolari sempre più spogli.


Piove così tanto, anche se a gocce leggere, che si è formato un rivolo nel prato e due fagiani camminano lenti lenti - sembrano galline se non fosse per la lunga coda - per nascondersi dietro i cespugli: sono visibili ai nostri occhi anche se non lo sanno. O forse sì.

Un pettirosso gorgheggia melodioso mentre i due fagiani schiamazzano con quel verso sgrammaticato musicalmente.





Procediamo nella palta e nel fango sempre più appiccicosi, che sembrano volerti trattenere a sé. Gli alberi sembrano invece addobbati a festa con quelle gocce perfettamente tonde che decorano le estremità di ogni rametto (lo stesso le graminacee nel prato)


Sento lo splish splash dei miei stivali, che arrancano nell'acqua e nella poltiglia nel prato giallo e verde, e schizzano mentre si appoggiano nel terreno bagnato - o meglio - allagato.


In questo pezzetto di terra che oggi sembra dimenticato da tutti e incorniciato alle estremità dalla nebbia e dalle sagome degli alberi procediamo passo dopo passo alla scoperta del respiro e della pioggia che batte lieve sulla faccia.


Una cinciarella si mostra in tutto il suo splendore sopra un arbusto con quel piumaggio azzurro e poi eccone un'altra: si muovono agili e veloci mentre becchettano le nuove gemme e, a volte, sibilano, in compagnia. E scappano come folletti tra il fitto della boscaglia. In effetti, appena c'è un angolo di bosco, si sente il fremere della vita.



Tu salti all'improvviso, col manto bagnato e zuppo di acqua, io con la pioggia battente e sguazzando con gli stivali: viandanti felici a cui è concessa mezz'ora di libertà all'aperto (e ce la godiamo tutta). Entriamo in quello che un tempo era un prato e sembra quasi una palude, inzaccherandoci tutte.Dopo essere entrata nel fango sembri indossare anche tu degli stivali marroni!



Rientrando, tocco i miei capelli umidi che brillano di rosso e ripenso alle bacche di rosa canina. 



Dopo aver sguazzato nell'acqua ora giaci accanto a me dormendo le zampe incrociate l'una all'altra ti ho messo addosso una coperta perché eri bagnata fradicia da quanta acqua tiene inzuppato e così accoccolata mi tieni compagnia mentre lavoro e la caldaia sbuffo ogni tanto.