venerdì 12 dicembre 2025

"Inverno. Lucilla e i suoi amici" di Marianne Dubuc, La Margherita Edizioni, alla Biblioteca Don Milani di Bonate di Sopra

martedì 2 dicembre 2025

Sull'arteterapia: A colloquio con Tiziana Luciani

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Psicologa-psicoterapeuta, arteterapeuta e giornalista-pubblicista, autrice di libri come "E corrono ancora" Sperling and Kupfer (qui), una revisione del famoso testo di Clarissa Pinkola Estés, Donne che corrono coi lupi. Come si legge dal sito della Casa editrice: "Tiziana Luciani è stata tra le prime psicoterapeute in Italia a occuparsi in modo specifico di donne e di donne che vivono in contesti difficili, impegnandosi in attività di cura e di sostegno. Per i suoi gruppi di lavoro utilizza come riferimento i libri di Clarissa Pinkola Estés, e in particolare Donne che corrono coi lupi. "

Tiziana Luciani lavora soprattutto a Roma, a Milano e a Perugia.



Libro per ragazzi e ragazze ideato per Carthusia e realizzato con Bimba Lindmann



Tiziana è una persona eclettica, di grande cultura sia nel campo artistico sia nel campo della letteratura: quando si prepara a un incontro è sempre piena di citazioni, poesie che servono a dare pienezza e un input ricco per partire. Si torna ricchi di energia, grazie alle mani che lavorano e mettono in moto anche il cuore e i pensieri, in special modo i ricordi (ne ho parlato qui)

Basta leggere questo testo che ho trovato su questo sito qui (Libri Tattili Pro Ciechi) per intuire quanta ricerca continua effettui nel suo lavoro.

Formazione a La Cittadella di Assisi.

Tiziana insegna da quindici anni, cioè dalla sua fondazione, nella scuola di formazione in arteterapia de “La Cittadella” di Assisi. (qui) Mi sembrava, pertanto, la persona più adatta a parlare di arteterapia.


Come sei arrivata a essere arteterapeuta?

Ho da sempre utilizzato le attività espressive nel mio lavoro. Finito il liceo, insieme all’iscrizione all’Università, ho iniziato a seguire corsi sull’animazione pedagogica e sociale. Era il 1975.Poi, negli anni ’90 mi sono iscritta a una scuola quadriennale di formazione per arte terapeuti/e. 


Carta "Paura".


Cos'è l'arteterapia e in quale contesto nasce? 

L’arte terapia nasce nel secolo scorso per fronteggiare i traumi collettivi che il ‘900 ha attraversato, come sostegno ai reduci per il loro recupero psico-sociale e all’infanzia tragicamente coinvolta nelle guerre e nelle persecuzioni. 

I ricordi dei sensi

Libro "Preghiera"

Quali utilità può avere l'arteterapia?


L’impossibilità di contattare la propria storia, quale essa sia, è all’origine di profonde sofferenze. L’arte terapia è una delle possibili strade da percorrere, per ritrovarsi e avere cura di sé.

Il suo "vantaggio" è che a “parlare” sono le immagini che via, via vengono create, che non devono essere “belle” secondo i canoni estetici comuni, ma autentiche e significative per chi le realizza.


Per chi fosse interessato, quale preparazione serve?

Per divenire arte terapeuti/e ci si iscrive a una scuola di formazione. In internet si trovano corsi brevi e tutti on-line che vanno accuratamente evitati. 

Le scuole hanno una durata triennale, prevedono un monte ore di psicoterapia individuale o di gruppo, ore di tirocinio, di esperienze esterne, oltre alla frequentazione delle ore di corso previste dal piano formativo. Da un anno all’altro ci sono degli esami di passaggio, sino all’ultimo anno in cui si consegue il diploma. Alle scuole si iscrivono persone adulte che hanno percorsi lavorativi nel campo del sociale, dell’insegnamento o dell’arte. Oppure con altri itinerari di studio e/o professionali, ma con una profonda motivazione verso l’aiuto agli altri.

Materiali naturali in scatola scelti per un percorso apposito

Esempio di un "elaborato" realizzato dopo un incontro

A chi si può proporre l'arteterapia?

L’arteterapeuta può proporsi in contesti sanitari, sociali, riabilitativi, artistici, culturali. Può lavorare con minori, con persone adulte che vivono momenti di difficoltà, per esempio a causa del lavoro, della salute, delle loro relazioni familiari, con persone con disabilità o con problematiche psicologiche o psichiatriche, in generale con persone che devono rimettere insieme i pezzi delle loro vite.




Cosa hai in programma a breve?
In quest’ultimo periodo sto proponendo, in varie sedi e città, un incontro per persone adulte dal titolo: “Se i grandi fanno le guerre noi facciamo la pace”. Mi ha sempre colpito il fatto che, a partire dal ‘900, l’infanzia ha disegnato le tragedie della guerra e la speranza della pace, per contattare ferite e attivare balsami. 

Nel corso dell’incontro di arte terapia i e le partecipanti incontrano questi disegni e “rispondono”loro creando delle proprie immagini. Un modo per esplorare le emozioni che la condizione dell’infanzia nelle guerre suscita in noi, per conoscere la potenza e la bellezza delle raffigurazioni che bambini e bambine creano sulla pace e le immagini che realizzano sulle guerre: paesaggi senza strade perché non ci sono più luoghi familiari dove andare.

Da gennaio 2026 ci saranno degli appuntamenti di “Se i grandi fanno le guerre noi facciamo la pace” a Milano, città nella quale, inoltre, svolgo da dieci anni incontri di arte terapia tessile presso l’associazione “Tessere Incontri” (via Filippino Lippi  26, Milano. Per informazioni e iscrizioni: info@tessereincontri.org)

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martedì 25 novembre 2025

Quando l'Oceano si scalda: coralli, clima e la voce di Emilia Fulgido


Da sinistra, Sara Rubeis ed Emilia Fulgido a Scrittorincittà




Lo scorso 16 novembre a Cuneo, nell'ambito di Scrittorincittà, ho avuto modo di conoscere Emilia Fulgido (qui e qui), autrice di "Cronache dal Mediterraneo. Storie biodiverse sotto le onde del mare" (qui) e "Foreste coralline" (qui), entrambi editi da Editoriale Scienza, libri che ha presentato a una ricca platea di bambini e adulti durante l'incontro "Il mare sopra di noi" che si è tenuto al Rondò dei Talenti.


Laureata in Biologia Marina presso l’Università di Ancona, Emilia si è specializzata nello sviluppo sostenibile degli ambienti marini fragili presso il distaccamento dell’Università di Milano-Bicocca alle Maldive, appassionandosi a uno stile di vita sempre più rigenerativo. Profonda amante della Natura sin da piccola, ha maturato nel corso del tempo molti interessi; il suo approccio aperto e curioso verso tutto quello che la circonda la vede attualmente esplorare una visione più olistica della conservazione ambientale, non solo basata sulla scienza e l’educazione, ma anche attraverso la consapevolezza dei legami profondi esistenti tra l’uomo e le altre forme di vita.



Questa curiosità e questa attenzione alla Vita lo si percepisce anche solo scambiando quattro parole e per questo ne ho approfittato per intervistarla. 

Indice del libro Cronache dal Mediterraneo



Indice del libro Foreste coralline




Come hai iniziato ad avvicinarti a questo mondo?

E.F: Da biologa marina, sono molti gli argomenti a cui ci si può appassionare. Io ho sempre fatto divulgazione su temi attuali quali lo sfruttamento delle risorse ittiche, specie aliene, inquinamento… ma una volta che i miei occhi hanno visto la magia delle barriere coralline ed anche come avviene un evento di sbiancamento, qualcosa dentro di me mi ha segnato. Tutto questo per me non doveva passare in sordina solo perché non tutti hanno la possibilità di visitare questi posti o mettere la testa sott’acqua. Così il Master con l’Università di Milano Bicocca che mi ha permesso di studiare su un’isoletta nel bel mezzo dell’Oceano Indiano, ha segnato questo capitolo della mia vita finendo anche per essere l’ecosistema che più mi rappresenta e per cui lo sento mio!




Guardando con attenzione i due libri scritti per Editoriale Scienza, si percepisce l'impronta di una persona estremamente divulgativa con una narrazione allo stesso tempo tecnica (e precisa) ma semplice e scorrevole, con parole scientifiche spiegate sia a parole sia tramite le illustrazioni!
Ricordo che i coralli, a dispetto di quello che si può pensare, sono animali molto particolari, invertebrati molto "semplici", che riescono a creare un ecosistema unico grazie alla simbiosi con alcune alghe e al fatto di creare colonie... ma nel libro è spiegato tutto benissimo...

Perché hai sentito di dover scrivere questo libro?
“Foreste coralline”, illustrato dalla mia amica Alessandra Benigno ed edito da Editoriale Scienza, è il frutto della mia esperienza professionale alle Maldive, Paese che è stato la mia seconda casa e che mi ha permesso di vivere sulla mia pelle i suoi profondi cambiamenti nel corso di un decennio… basta pensare che il 99% del suo “suolo” è sommerso e che ci sono più barriere coralline di isole abitate. Ambienti così fragili ci aiutano a capire le conseguenze di una società malata di consumismo e non solo, in cui dovremmo fermarci a pensare sull’effetto delle azioni che compiamo ogni giorno, ignari di quanto questo possa significare su un più lungo periodo.
Tornando in Italia ho sentito il desiderio di far conoscere quel mondo così “lontano” e ambita meta turistica - così come Caraibi, Grande Barriera corallina, Mar Rosso – e proseguire la mia attività di sensibilizzazione di questo meraviglioso ecosistema
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Qual è l'unicità di questo ecosistema e perché occorre proteggerlo?

Ci sono tantissimi motivi per cui le barriere coralline devono essere protette, al di là del semplice fatto che sono una meraviglia della natura con tutti i suoi colori e tutte le sue forme… Pensa che su tutta la superficie dell’Oceano, circa 2/3 del Pianeta, queste rappresentano solo lo 0,01%, e che in questa piccolissima percentuale si trova circa il 25% di tutte le specie marine, animali e vegetali, finora scoperte. È ciò che più tecnicamente chiamamo diversità biologica o biodiversità e permette agli ecosistemi di essere sani e resilienti e quindi funzionare molto bene. In più garantiscono una fonte di proteine grazie alla piccola pesca alle comunità locali, e una protezione fisica del litorale in caso di tempeste e tsunami, giusto per dare qualche esempio.

Come proteggerlo, dunque? Segui sempre buone pratiche ecologiche sia al mare sia a casa… e diffondi il più possibile ciò che hai imparato sull’argomento con amici e anche in famiglia!

Sicuramente la lettura del libro "Foreste coralline", abbordabile a bambini di 8 anni e, con l'aiuto di un adulto - a mio avviso - anche a bambini/e di 6 anni, può accendere la curiosità di scoprire questo mondo che, essendo sommerso, è più difficile da conoscere ed esplorare...

Volevi approfittare di questo spazio anche per lanciare un messaggio profondo, che ti sta particolarmente a cuore: cosa sta succedendo alle Barriere coralline?

Sì. Usciamo dal più devastante sbiancamento di massa delle barriere coralline della storia, registrato all’inizio del 2023. 

Ricordiamo che lo sbiancamento è un fenomeno causato principalmente dall'aumento della temperatura dell'acqua marina, che porta i coralli a espellere le alghe simbiotiche che vivono nei loro tessuti e che li "colorano". Questo processo priva i coralli di una fonte di nutrimento e li rende vulnerabili, potendo portare alla loro morte se le condizioni di stress persistono.

Il mese di novembre è anche dedicato alla campagna di sensibilizzazione proprio sulla scomparsa di questi meravigliosi ecosistemi e non posso fare a meno di parlarne soprattutto grazie al libro “Foreste coralline”. 
Recentemente inoltre, il mese scorso, è stato rilasciato un report scientifico, risultato di anni di ricerca, in cui si conferma che le barriere coralline purtroppo stanno scomparendo a un ritmo senza precedenti a causa dell’aumento delle temperature, con il rischio di non poter più controllarne il declino. Questo è solo il primo domino di una serie di fenomeni che si innescheranno a cascata secondo le previsioni dei ricercatori nell’ambito del cambiamento climatico.

Si è da poco conclusa la Cop 30: a tuo avviso cosa 
è accaduto di positivo per i mari e in generale?

La COP30 si è riunita con l’intento di ottimizzare le strategie di controllo del cambiamento climatico e mantenere l’aumento delle temperature sotto l’1,5°C, come inizialmente concordato per l’accordo di Parigi ( il trattato internazionale del 2015 che impegna i Paesi a limitare il riscaldamento globale al di sotto dei 2 °C, per altre info qui). Risultato? Sembra che non ci siano soluzioni decisive sulla scomparsa dell’uso dei combustibili fossili, una delle cause principali dell’emissione dei gas a effetto serra e, quindi, del surriscaldamento climatico. 

Questo non deve scoraggiarci. Non ci sono ancora decisioni definitive e bisogna mantenere attiva la pressione per un cambio decisivo.
PS: Una buona notizia è che sono state riconosciute nuove terre ai popoli indigeni dell’Amazzonia.

Sicuramente la conoscenza di un patrimonio unico al mondo può portarci a comprenderne l'importanza. I libri possono essere un primo passo per appassionarsi a questo ecosistema meraviglioso e delicato, che è in declino per colpa nostra. Grazie Emilia per averci avvicinato un po' di più a questo mondo che ti ha appassionato e grazie per la tua disponibilità. E ora... tutti in biblioteca o in libreria a scovare il libro e leggerlo! Aspettando di incontrare dal vivo Emilia.