mercoledì 29 giugno 2022

Cenerentola in Commissariato

 



Quando ho sentito il rintocco delle campane mentre correvo trafelata con tanto di mascherina, che avevo dimenticato di togliere fuori nella fretta, mi sono sentita come Cenerentola e ho pensato: "chissà cosa potrebbe capitarmi al posto di perdere una scarpetta, vedere trasformare il vestito e la carrozza in zucca." 

L'unica cosa che è successa è una persona che con molta grazia mi ha urlato "E TOGLITI QUELLA MASCHERINAAAA" ed è lì che mi sono accorta di indossarla all'aperto.

Facciamo un passo indietro: oggi sveglia alle cinque, con tanto di leccata di Sally e ansie e paturnie varie, dettate dal dubbio amletico "Avrò dimenticato qualche documento per il passaporto?". Come avete capito non sono, ahimé una donna di mondo, ho viaggiato tantissimo in Italia ma fuori no. L'ultima volta che ho visto Londra faceva parte dell'UE (era il lontano 2006).

In realtà il passaporto non è mio ma del grande, che partirà con gli amici per un viaggio in Inghilterra (che emozione!) e naturalmente non gli avevamo ancora fatto il passaporto e la prenotazione era per stamattina.

Ieri sera ho cercato alcuni documenti ma per la stanchezza ho desistito...

Quindi, quando mi sono alzata  ho iniziato a controllare i documenti, non sono riuscita in un primo tempo a far funzionare la stampante, quindi l'ho usata a mo' di fotocopiatrice. 

Naturalmente, poi, con tutto quello che ho fatto dopo, compreso stampare mail e altro, ero CONVINTISSIMA di avere messo i documenti originali nella busta.

A mia discolpa M grande è stato operato lunedì (ma questa è un'altra storia), sono in chiusura di giornale, fa caldo anche se ieri ha piovuto e dormo poco... diciamo che ogni giorno vivo alla giornata con tanto di comprensione della mia mitica direttrice.

Fatto sta che, arrivati in questura, controllo con M tutti i documenti e non trovo la CI sua e la mia patente: panico!!

Flash back e domanda: li avrò mica lasciati dentro nella stampante?

Chiedo al gentilissimo poliziotto all'accettazione e mi dice di non preoccuparmi...

Comunque, per farla breve ho corso come una matta fino a casa, sono riuscita a tornare prima che ci chiamassero. Grondavo di sudore tanto da lasciare la mia impronta sulla sedia (ma ormai non si disinfetta e mi duolgo per chi poi si sarà seduto).

Al momento della presentazione dei documenti, ci sono stati anche momenti della serie "Mi vergogno di mia madre". So che mio figlio lo avrà pensato, perché ho iniziato a guardarmi intorno e notare che avevano l'orologio con gli uccellini canori simile al nostro (il loro è quello di quelli nordamericani, e mi sono chiesta chi l'avesse apposto). Naturalmente, presa dall'apprezzamento l'ho detto ad alta voce. 



Poi ho notato tutti gli stemmi dei vari reparti e scoperto che ne esistono per le unità cinofile e per quelle marine (ma in questo preso qui il polpo non c'è). 

Infine, ho visto il disegno della mano di Noemi, del 2021: rappresentava una mano per chi non sa quali sono i nomi delle dita per le impronte digitali. L'ho semplicemente adorato.

Ma il momento epico, con somma commozione materna, è stato quando il poliziotto ha detto a M firmi qui: e lui ha scritto M... Peccato mancasse il cognome. Ok noi saremo dei boomer, ma forse abbiamo ancora qualcosa da insegnare...

Aggiungo come chicca quello che ho combinato in posta, tanto per aumentare la dimensione fantozziana dell'accaduto


Della serie quando sei ormai abituato a pagare online vai in posta e non ne fai una giusta... Come di dice non c'è due senza tre...
La prima perché ho scelto un bollettino generico senza chiedere (anzi ho chiesto dicendo che il numero di conto era più corto ma mi hanno detto che non c'era problema...). Poi vado in cassa e la responsabile dello sportello mi guarda con aria dolce e scuote la testa... va via e torna con un bollettino speciale.
La seconda: lo compilo pensando ci sia la causale come indicato nel foglio e metto il nome del papà
Ritorno allo sportello con il dubbio amletico e la signora sorridendo mi dice che devo inserire i dati del minore.
La terza è la volta buona.
Poi in tabaccheria dove scopro che il pagamento è una marca da bollo... e io che conoscevo solo quelle da due euro delle fatture

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