Prosegue il racconto di Giuseppe Bartorilla, della Biblioteca dei Ragazzi di Rozzano, che ci parla delle iniziative avviate per la promozione della lettura. La prima parte la trovate qui.
Naturalmente le iniziative sono tantissime, dagli incontri dedicati a far conoscere il progetto Nati per leggere ai pomeriggi del mulino, dagli incontri con le scuole (dedicati alle scuole del territorio, che prevedono un incontro in biblioteca e altri a scuola) al sostegno delle biblioteche scolastiche. Il progetto di incontri dedicato alle scuole medie (secondarie di primo grado), per esempio, prevede incontri di lettura e scrittura creativa dedicati ai generi letterari (fantasy, giallo, noir e sentimenti). Alcuni progetti sono poi così articolati da meritare piccoli capitoli a parte, che trovate qui di seguito.
Bucsity
Nell’autunno del 2010, sulla scorta delle chiacchierate avviate nel corso del Digital Readers, è nata l’idea di formare un gruppo di lettura per ragazzi che fossero al tempo stesso la prima generazione di blogger. Bucsity, questo il nome (scelto dai ragazzi stessi), raccoglieva inizialmente una quindicina di teenager di prima media. Il gruppo, oltre a parlare di libri sul blog dedicato, ha sperimentato diverse attività legate alle nuove tecnologie. Per esempio, grazie al fortunato legame creato con la Biblioteca per ragazzi di Berlino-Spandau, hanno intervistato i loro coetanei tedeschi che fanno parte della giuria del premio e hanno presentato questo progetto nel corso della terza edizione del Digital Readers. L’anno prima erano intervenuti alla seconda edizione del convegno per presentare la loro esperienza di blogger.
Lo scorso anno hanno partecipato a “Ciak si legge”, un concorso di booktrailer organizzato da Mare di Libri, mentre dal 2013 vanno periodicamente (una volta al mese) da Daniela Bastianoni a Radiopopolare, alla storica trasmissione “Crapapelada”, solitamente dedicata alla letturatura per l’infanzia under 10, aprendo una finestra sui libri dedicati ai più grandi.
Nella scorsa edizione (2014) del Digital Readers, tutti i biblioblogger hanno potuto leggere i loro post, creando un’atmosfera magica nel corso dell’incontro (una delle più emozionanti è stata quella di “Chiaretta” la più piccola del gruppo).
Il gruppo di Bucsity è anche riuscito a fare interviste interessanti, come quelle all’illustratrice Caterina Giorgetti o alla fisica Monica Marelli, autrice de “La fisica del Miao” e “La fisica del Bau” (Editoriale Scienza). Raccondandomi di questo ultimo episodio gli occhi di Giuseppe brillano e mi confessa di questo effetto “serendipity” per cui magicamente si attivano nuovi intrecci e canali.

La narrazione anche in chiave digitale e la promozione della lettura saranno il filo conduttore della prossima edizione del Digital Readers (ottobre 2015), che vedrà l'esperienza di Minibombo con i piccolissimi, quella di Taffimai con i bambini della scuola primaria, e quella di Salis con i ragazzi di Bucsity.
Mangiafavole
Come si dice "Da cosa nasce cosa". In questo caso da un progetto di promozione della lettura ad alta voce dedicato a genitori e nonni (due corsi di formazione) è nata un'associazione, i Mangiafavole, che si sono appassionati a tal punto da portare la loro esperienza oltre i confini della biblioteca. Infatti, ora si spostano in ospedali, scuole e istituzioni portando con sé il loro bagaglio di esperienze e la loro valigia di storie. In biblioteca i Mangiafavole hanno un appuntamento fisso: leggono storie tutti "I mercoledì da favola".
Dire fare leggere giocare
Dal 2007 a giugno, un'intera settimana è dedicata alla promozione della lettura. Questo piccolo festival si snoda nell'arco delle giornate, proponendo eventi pomeridiani, serali e, a conclusione, un incontro notturno (wow!). Una piccola notte bianca, organizzata in collaborazione con il Teatro Pane e Mate, che allestisce un percorso multisensoriale legato alla produzione di storie. Lo spazio della biblioteca è completamente trasformato in uno spazio raccontato che accoglie piccoli e grandi ascoltatori.
Alla fine dell'incontro, Giuseppe mi confessa che il suo sogno è che alcune belle esperienze attivate dalla Biblioteca di Rozzano possano essere replicate in altre realtà e perché no, fare rete. Secondo me è una bellissima idea. Voi cosa ne pensate?
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