domenica 7 luglio 2024

Fratellanza e ziitudine



Anche se ha piovuto per quasi tutto il tempo, è stato bellissimo stare insieme a te, caro "fratellone". Ti sto vedendo diventare un papà sempre più premuroso e orgoglioso di esserlo. Attento senza essere pressante con tuo figlio, che lasci libero di esplorare il mondo, che osservi con una presenza costante e non invadente. Quello che serve a un bambino, specialmente oggi, per crescere sano e completo.

Ci hai deliziati con la tua cucina che sa di amore e cura, hai interessato anche Marco con i tuoi manicaretti. Non ci fai mai mancare nulla. E' bellissimo tornare a passare del tempo insieme, di qualità, e avvicinarci di nuovo, anche senza parlare, so-stare insieme. Riaffiorano anche tutti gli anni passati a giocare qui a Miasino, complici di giochi semplici e inventati.

Leonida cresce felice e sereno, con quella risata squillante e pura, di chi è "senza filtri" come dice Marco. Un bambino curioso, vivace e chiacchierone: mi piace ascoltare i suoi ragionamenti in cui "ieri" è tutto quello che è avvenuto prima di ora, che sia veramente un giorno fa o un mese fa. Ci siamo divertiti a sdraiarci nel fieno che "ho lubato" come ha detto  L, (in realtà lasciato nel prato da chi aveva fatto le balle di fieno). Abbiamo saltato dentro a piedi nudi finché non ha iniziato a piovigginare.

Allora Leonida hai trovato tante altre cose da fare. Ti piace leggere: la tua mamma ti sta abituando bene e già scegli con determinazione i libri da portare dietro. Questa volta avevi con te "A letto piccolo mostro" (qui), Caccapupù(qui) di Babalibri.

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Proprio quando hai smesso di giocare, ieri ti ho proposto di metterci sul divano e guardare un po' degli albi e dei libri che mi ero portata da guardare e recensire.
Ti ho letto per la prima volta "Gaetano e Zolletta" (che ti aspetta a Milano nella versione autografata a Bologna da Sualzo e Silvia Vecchini di Gallucci Balloon): questa storia tenerissima di papà Gaetano e suo figlio Zolletta, ancora più bella perché i protagonisti sono due asini dagli occhi vivaci e dolci al tempo stesso: hai riso insieme a me, hai fatto tutti i versi, aspettavi con occhi curiosi che voltassi pagina per sapere cosa sarebbe successo. 

Il tuo primo fumetto, e che fumetto! Confermo che l'età può essere segnalata già dai 3 anni in sù, se uno ha l'abitudine alla lettura come te.



Poi abbiamo anche letto "Io e Pepper": seguire la storia della crosticina raccontata sempre con grande abilità e magia da Beatrice Alemagna (edizioni Topipittori, qui) ti ha affascinato, tanto che prima di partire mi hai chiesto "Mi leggi quetto tia?", portandomi stamattina alle 7.30  il libro. Questa storia universale, che parla dei graffi e delle croste che si fanno i bambini e le bambine che giocano in libertà, come fai tu, senza timore da parte dei genitori, ti è rimasta addosso, ti ha colpito. Alla fine ieri ti ho proposto di chiamare uno dei tuoi graffi con un nome e forse è stato quello a colpirti? Non so, ma rimane una storia bellissima, perché dà importanza alle piccole cose, che poi tanto piccole non sono per i bambini, Anzi. Una crosta è una storia: la storia di una caduta, del sangue che fa paura, della cura, dell'attesa, l'attesa di un tempo ancora sospeso, che qualcosa cambi e si trasformi, una storia che parla del tempo che passa - passa secondo il senso dei bambini - di qualcosa che da brutto può diventare addirittura una compagnia, una compagna di avventura, che viene sempre con te.
So quindi cosa sarà il prossimo libro da regalarti (per ora questo era per me).

Ora che chiacchieri molto mi piace provare a capire i tuoi ragionamenti e il modo in cui parli, come tutti i bambini, coniugando i verbi senza le eccezioni che ci sono in italiano per cui "facendo" diventa "cosa stai fando?", "brocchili",  "la Gala ha ttato giù la ciotola",  (buttato), 

Stamattina quando pioveva  hai notato che: "c'è uno lago nel baccone" nel (baccone) e hai esclamato con la tua vocina squillante e gli occhi corrucciati: "mamma mia, la pioggia ha fatto uno lago"... dal lago di pioggia al bere è stato un breve passaggio a un altro ricordo: "Prima io pima aveva sete, io pima dommiva, poi sono azzato, papà dommiva, io sono azzato, poi io ho fatto tac -e hai fatto il gesto di bere - e poi sono andato nanna"

Grata di questi due giorni a scoprirvi e a stare insieme. 

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